Il comitato per il “Sì” Città di Ribera ha fatto incontrare ieri pomeriggio nel salone del Rosario di Ribera ambientalisti, professionisti, tecnici, esperti e cittadini comuni che hanno assistito ad una vera e propria “letio magistralis” di approfondimento delle ragioni per le quali al referendum sulla presenza delle trivelle nei mari italiani, in programma domenica 17 aprile, bisogna votare “Sì”.
A spiegare le motivazioni sono stati Emanuele Siragusa, geologo esperto in Scienze della Terra, Domenico Macaluso, ricercatore subacqueo UE progetto ARCH-MED, Giuseppe Mazzotta, presidente WWF Sicilia Area Mediterranea e perfino don Antonio Nuara, parroco della Chiesa dell’Immacolata, i quali hanno spiegato con la proiezione di numerose slides i pericoli che il nostro mare, quello del Canale di Sicilia, e il nostro territorio corrono seriamente se entreranno in funzione le trivelle per la ricerca del petrolio e del gas, in un’area marina, di fronte alle province di Agrigento e di Trapani, dove si registra la presenza di vulcani sottomarini e di continui gettiti di gas.
In qualità di qualificati esperti hanno guidato i presenti nel percorso di informazione per capire cosa andremo a votare nello specifico e qual è l’importanza tecnica e politica del quesito referendario.
Sia Macaluso che Siragusa sono reduci da una serie di conferenze ambientaliste tenute in questi giorni in alcune località della provincia di Ragusa.
In apertura padre Antonino Nuara ha richiamato i principi espressi nel Concilio Vaticano II e nell’Enciclica “Laudato si mio Signore” di Papa Francesco per spiegare le ragioni che hanno portato i sacerdoti di Ribera a sottoscrivere una posizione chiara per il voto del SI al referendum.
A seguire, le relazioni di Emanuele Siragusa, Geologo esperto in Scienze della terra, su sismicità e vulcanesimo nello Stretto di Sicilia, e di Domenico Macaluso, Ricercatore Subacqueo UE progetto ARCH-MED, sui rischio derivanti dalle trivellazioni. Giuseppe Mazzotta, Presidente del WWF o.a. Sicilia Area Mediterranea, ha esposto le fragilità e rischi del mare Mediterraneo.
Il dibattito ha visto gli interventi del sen. Giuseppe Ruvolo, dell’Arciprete don Giuseppe Maniscalco, del signor salvatore Vitale e della Dr.ssa Maria Vaccaro, che hanno contribuito a rendere ancor più chiare le ragioni del SI al referendum del prossimo 17 aprile, in favore di politiche energetiche da rivedere alle radici.