Ribera: Servizio Idrico Integrato

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Come gruppi consiliari, al consiglio comunale di Ribera, sentiamo l’esigenza di ribadire, come già
fatto in passato, che, prima di essere consiglieri comunali siamo cittadini riberesi e utenti dell’ATO
Idrico 9 di Agrigento, il cui servizio è gestito dalla Girgenti Acque S.P.A. e, considerato quale
“trattamento” riserva il gestore agli utenti, compreso quello economico che risulta essere
pacificamente troppo elevato, saremo ben felici che qualche “evento”, in qualsiasi forma, ci
liberasse nell’immediato da questa gestione che, senza ombra di dubbio è insostenibile per le nostre
famiglie, facendo si che la gestione ritorni ad essere pubblica.
Quindi, anche noi, invitiamo il Sindaco ad intraprendere la via della nomina di un legale per
consentire che venga raggiunto l’obbiettivo.
Il problema, decisamente serio e allo stesso tempo complesso, dovrebbe essere risolto dalla politica
regionale attraverso provvedimenti normativi e non demandando le eventuali soluzioni agli
amministratori locali.
A riguardo bisogna ricordare che il legislatore, con legge regionale 9 gennaio 2013, n° 2 – “Norme
transitorie per la regolamentazione del servizio idrico integrato”, nel riconoscere l’acqua come
patrimonio pubblico da tutelare e trattare in quanto risorsa limitata, al fine di perseguire finalità di
interesse pubblico, aveva avviato un processo di riorganizzazione della gestione del servizio idrico
integrato, ponendo in liquidazione le attuali Autorità d’ambito e dando ai commissari, individuati
nei presidenti dei CdA delle Autorità stesse, il compito di traghettare gli stessi fino ad una nuova
legge regionale da emanare entro sei mesi dalla pubblicazione della legge stessa.
Quindi, entro luglio 2013, il Governo Crocetta si era impegnato a risolvere una questione che
interessa tantissime famiglie in tutta la Sicilia.
La legge regionale sopracitata, al comma 6 dell’articolo 1, garantisce la gestione pubblica e diretta
del servizio di che trattasi per i comuni che a suo tempo non hanno consegnato le reti; crediamo che
questo abbia creato disparità e disuguaglianza di trattamento economico tra cittadini residenti non
solo nella stessa regione ma anche nella stessa provincia.
Tutto ciò poteva essere sostenibile per un arco di tempo di 6, 8 o 10 mesi, ma è inaccettabile che
tale disuguaglianza perduri da quasi un anno mezzo.
Pertanto, invitiamo, a gran voce, le forze politiche regionali e la Giunta Regionale, a procedere con
l’impegno assunto, a mezzo della l.r. 2/2013, affinché non siano sempre i cittadini a pagare a causa
degli impegni presi, ma regolarmente disattesi, dal Governo della Regione.

Gruppo Misto             Forza Italia
Leonardo Mulè          Paolo Caternicchia
Vincenzo Russo         Triolo Emanuele
Antonino Armenio   Turano Gioacchino