L’ospedale di Ribera sarà potenziato in alcuni servizi essenziali come le medicina, la chirurgia, la cardiologia e il pronto soccorso. Sono stati abbastanza chiari ieri mattina, nella sala consiliare “Frenna”, sia l’assessore alla Sanità Lucia Borsellino che la VI commissione Sanità dell’Ars appositamente riuniti a Ribera per l’esame delle problematiche sanitarie ed ospedaliere e per la rimodulazione della rete dei posti letto. Mantenimento dei servizi sanitari attuali e potenziamento dei reparti esistenti per rispondere meglio alle esigenze degli utenti di tutto il distretto sanitario che si occupa di una ventina di comuni del comprensorio occidentale della provincia. Lo hanno detto la rappresentante del governo Crocetta, ma anche il presidente della VI commissione Sanità on. Giuseppe Di Giacomo, in riposta alle tante istanze che sono state sollevate ieri mattina dai medici, dalla deputazione e da alcuni sindaci in rappresentanza dei comuni del distretto di Ribera e di Sciacca.
In una sola consiliare gremita da amministratori comunali, dalla deputazione regionale, da dirigenti e medici delle strutture sanitarie della provincia, l’assessore Borsellino ha detto che la politica del governo regionale è quella, nel caso degli ospedali di Ribera e di Sciacca, di rivalutare il numero dei posti letto, alla luce della popolazione residente, e di destinare per il nosocomio riberese i posti letto indistinti ai reparti di medicina, chirurgia e cardiologia, reparti che vanno potenziali con il personale medico e infermieristico perché la divisione di chirurgia non può andare avanti in H 24 con soli tre medici. C’è la certezza – è stato detto dall’on. Di Giacomo – che qualche reparto debba ritornare ad essere unità operativa complessa.
Il neo commissario straordinario Giuseppe Termine ha rassicurato che i piccoli ospedali, come quello di Ribera, non chiuderanno e che bisogna puntare sulle professionalità e sui servizi intercambiali all’interno delle strutture sanitarie dello stesso distretto.
Variegate le problematiche sanitarie sollevate nei vari interventi dai sindaci di Ribera e di Menfi Pace e Lotà, dall’ex sottosegretario alla Sanità Nenè Mangiacavallo, dai deputati regionali Salvatore Cascio e Vincenzo Fontana, dal cardiochirurgo Giovanni Ruvolo circa la moderna nuova sala operatoria di Ribera e la prossima apertura della riabilitazione cardiocircolatoria alla Maugeri del centro crispino, la funzionalità del punto territoriale permanente di Menfi, la creazione di un centro pilota per il trattamento del carcinoma, di unità operative di cardiologia e chirurgia da abbinare alla presenza della Fondazione Maugeri presso cui si potrebbe svolgere anche la riabilitazione infantile e il ritorno al miglior funzionamento del nuovo pronto soccorso, pronto da tempo, ma ancora non utilizzato.
