Fragoline di Ribera: calo delle coltivazioni, si rischia l’estinzione

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Le nostre fragoline sono una delle delizie irrinunciabili che il mese di maggio ci offre. Sfido chiunque a passare davanti ad un rivenditore, di quelli che stanno con l’ombrellone all’angolo della strada, e non gettare l’occhio ai cestini colmi di queste piccole prelibatezze. Sfido chiunque a saper resistere al profumo inebriante e al gusto dolce e  intenso delle fragoline di Ribera che, lo ricordiamo, vantano un presidio slow food.

Eppure vi stupirete nel sapere che da una ricerca del portale di cultura gastronomica ilgiornaledelcibo.it emerge che queste primizie di maggio, sono in via d’estinzione. L’ultimo rilevamento effettuato dai tecnici della SOAT di Sciacca dell’Assessorato Regionale delle Risorse Agricole e Alimentari, ha registrato una riduzione delle superfici coltivate a fragolina di Ribera di circa il 30%. Anche i produttori sono in calo: si passa da 58 a 44. Solo due invece le aziende di trasformazione (produttori di confettura di fragolina). Di contro aumentano i prezzi di circa il 20% rispetto agli anni precedenti.

La coltivazione della fragolina è molto faticosa e presenta numerose difficoltà che non vengono sempre ricompensate. La raccolta, che avviene “a tappeto”, si effettua a mano e costringe a rimanere piegati per ore. Inoltre, nonostante le qualità organolettiche elevate, il frutto ha una conservabilità bassa. Tutto ciò contribuisce a far si che la produzione rimanga di nicchia.

Dunque sbizzarriamoci con le scorpacciate e portiamo alta la gloria delle nostre fragoline perché, a quanto sembra, il futuro non si prospetta per niente ros…so fragola.