La posizione dell’Amministrazione comunale sugli ex 51 lotti

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“Non è una replica a nessuno. Queste mie precisazioni scaturiscono dal fatto che, per senso del dovere nei confronti della cittadinanza, devo evitare che tra i cittadini si ingeneri disinformazione”. Lo ha affermato, con una nota stampa, il sindaco Carmelo Pace. Nota che riportiamo di seguito:

“Giorni fa è stata diffusa una nota riguardante l’utilizzo degli introiti della vendita degli ex 51 lotti. Prima di entrare nel merito, occorre che faccia subito una premessa. Le Istituzioni, e quindi anche noi, amministratori e consiglieri comunali, non si devono sorprendere se il Comune di Ribera negli anni precedenti al nostro insediamento abbia accumulato dei debiti, perché la situazione economica dell’ente che si rappresenta, si dovrebbe conoscere fin dal primo giorno dell’insediamento e dell’assunzione delle proprie responsabilità. Ma, aspetto ancor più importante, un amministratore o un consigliere dovrebbe sapere che il Comune deve onorare i propri debiti, o forse c’è qualcuno che non intende onorarli?”.

“Ribadendo, prima di entrare nello specifico dell’argomento trattato, che i debiti ai quali si fa riferimento nella nota diffusa giorni fa, sono debiti che è un dovere onorare, che prima o poi devono essere onorati, aggiungo, inoltre, che non si tratta di debiti contratti da questa amministrazione, come forse qualcuno vorrebbe far credere, ma si tratta di debiti contratti per espropri relativi ai terreni della Baronessa Natoli e debiti per espropri relativi ai terreni del Pip (contrada Donna Vanna). Debiti per un totale di 1 milione e 200 mila euro circa. E’ chiaro, quindi, che si tratta di debiti contratti ben prima dell’insediamento di questo Consiglio comunale”.

“Questa premessa era opportuna per entrare nel merito dell’argomento trattato nella nota diffusa giorni fa, sull’utilizzo degli introiti derivanti dalla vendita degli ex 51 lotti. La situazione è la seguente. Quando un ente, comune, provincia o regione che sia deve onorare un debito, nel momento in cui l’ente paga, il debito incide sia sulla cassa, sia sul famoso Patto di Stabilità. Praticamente il Governo nazionale sta dando a tutti i comuni d’Italia un’opportunità. Il Comune di Ribera, così come tutti gli altri comuni d’Italia, potrebbe chiedere la deroga al Patto di Stabilità al Governo nazionale, per poter pagare con fondi propri tutti i debiti certificati, che per come abbiamo detto, ammontano a circa 1 milione e 200 mila euro. Chiaramente tutti i comuni d’Italia faranno richieste al Governo. Se le richieste avanzate da tutti i comuni saranno superiori alla capienza delle somme a disposizione del Governo, il Governo potrebbe autorizzarci per solo una parte delle somme da utilizzare. Se invece autorizzasse per l’intero importo i comuni avrebbero 45 giorni di tempo per pagare i propri debiti. Per tale motivo, il dirigente Raffaele Gallo ha scritto al sottoscritto, poiché secondo lui una delle possibilità per onorare entro 45 giorni i debiti sarebbe quella di utilizzare, oltre alle somme accantonate da questa Amministrazione, anche parte delle somme derivanti dalla vendita degli ex 51 lotti. Per il Dirigente, insomma, questa potrebbe essere una grande opportunità per il Comune di Ribera, perché, considerato che il Comune prima o poi dovrà pagare questi debiti, pagandoli adesso si avrebbe soltanto un problema di cassa; pagandoli in futuro, rimarrebbe il problema di cassa e si avrebbe anche il problema di sforare il Patto di Stabilità, e quindi altri danni”.

“A questo punto però, la decisione non la prenderebbe l’amministrazione comunale, come qualcuno invece vuol far credere, ma la prenderebbe il Consiglio comunale. Perché la scelta di onorare i debiti e sfruttare questa opportunità, utilizzando eventualmente una parte dei soldi degli ex 51 lotti, è una prerogativa del Consiglio comunale. Questa scelta la potrebbe prendere soltanto il Consiglio comunale”.

“Come si può ben capire, quindi, nella nota stampa diffusa giorni fa, sono contenute alcune gravi illazioni, che non corrispondono al vero. Ma non solo gravi illazioni, a mio giudizio anche gravi offese nei confronti dei consiglieri comunali e dei dirigenti. È capitato spesso, purtroppo, che qualcuno, attraverso note stampa diffuse probabilmente solo per la voglia di apparire sui mezzi di comunicazione, metta alla berlina  i consiglieri comunali e, talvolta, anche i dirigenti, affermando che vengono utilizzati. Credo che sia un’offesa grave. Perché questo disprezzo? Perché offendere l’intelligenza dei consiglieri comunali? Io non sono a conoscenza di consiglieri o dirigenti poco intelligenti, che si fanno utilizzare o che hanno suggeritori esterni”.

“Per concludere, mi riservo in altra sede la facoltà di dire perché tutti i comuni d’Italia sono sul lastrico. Qui ribadisco che credo che quando si diffonda una nota stampa si debba avere il dovere, nei confronti della cittadinanza, di informarsi per bene sull’argomento che si vuole trattare.  Voglio comunque tranquillizzare qualcuno ritornando all’argomento della presente nota: qualora si verificasse la possibilità che il consiglio si debba esprimere per l’utilizzo delle somme degli ex 51 lotti, siccome qualcuno ha già detto che parteciperà ai consigli comunali solo in presenza delle televisioni, e siccome teniamo alla presenza di tutti i consiglieri durante i consigli comunali, faremo di tutto in sinergia con l’ufficio di presidenza e il Consiglio comunale, per assicurare soprattutto la presenza dei mass media e dei mezzi televisivi”.